FESTIVAL, SUCCESSO PER MARIA CASSI E "MY LIFE MEN...AND OTHER ANIMALS" (Foto I. Trabalza)

(F.D.A.) - A dispetto di quanto il titolo fa presagire, “My life with men… and other animals”, spettacolo presentato al Festival di Spoleto in Prima assoluta, è un racconto avvincente, divertente e riflessivo, che ha nella donna la sua protagonista principale. A cominciare dalla protagonista del one man show –anzi, one woman show -, la bravissima Maria Cassi, fiorentina doc, che dall’italiano spaziava all’inglese, al toscanaccio-fiesolano.

La storia dello spettacolo è quella della sua protagonista, non a caso scritta a quattro mani dalla Cassi con Patrick Pacheco, noto giornalista e biografo degli States. Ma è anche la storia dell’Italia, dello scontro generazionale tra le “vecchie” rigide regole di una madre sempre in ansia e la “nuova” libertà e consapevolezze di una bambina che, diventata ragazza, è alla ricerca dell’indipendenza.

E' quest'ultima a rielaborare quelle regole e quella cultura, fatta di campane, di olive, ma anche di musica inglese a tutto volume con cui è cresciuta.

Il tutto raccontato da una protagonista capace di declinare da sola, senza scenografia alcuna, tantissime forme di spettacolo: dalla prosa, al cabaret, al canto, al ballo, al varietà e perfino al cinema muto. Il tutto con una mimica e una gestualità capaci, anche senza parlare, di scherzare sulle convenzioni sociali a volte insensate, sui taboo, sulle paure e sui problemi quotidiani della vita.

Lo spettacolo, diretto dall’ex presidente della Disney Film Studio Peter Schneider, è stato accompagnato dalle note del pianoforte di James Edwards, che dal sottofondo si lanciava ogni tanto insieme alla Cassi in medley musicali, spaziando dai Beatles a New York, New York.

Straordinaria la cornice del Teatro San Simone, restituito l’anno scorso alla città, i cui spalti però non si riempiono del tutto, confermando il trend di questi primi giorni di manifestazione, con spettacoli di grande qualità, a fronte di poco pubblico (complice forse anche il maletempo). Davvero un peccato, perché lo spettacolo e la sua protagonista sono da scoprire. Vale la pena farsi accompagnare in questo viaggio nella sua storia, in quella della sua generazione, guidati dalla sua simpatia e dalla sua capacità di andare oltre le apparenze.

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Foto Ivano Trabalza per Tuttoggi.info