LA VITA DI RAGAZZONI IN "TEMPO DI SCIROCCO" LA NUOVA OPERA FIRMATA ALLEVA. FRA I PROTAGONISTI LA PRINCIPESSA GUICCIARDINI STROZZI

La presentazione dello spettacolo "Tempo di scirocco", in programma dal 19 al 27 giugno presso i ruderi della Chiesa dei Santi Cipriano e Giustina a Campello sul Clitunno, è iniziata con un fuori programma che ha coinvolto la stampa in un'improvvisazione di alcune prove dello spettacolo. Il regista Stefano Alleva - già protagonista a Clitunno lo scorso anno con "In alto mare" ambientato nella suggestiva cornice delle Fonti - ha voluto così dare un assaggio di cosa lo spettacolo saprà offrire al pubblico del Festival dei 2 Mondi. Spontaneità, disinvoltura e informalità saranno le chiavi di lettura per godere della sceneggiatura scritta sulla vita di Ernesto Ragazzoni, intellettuale poliedrico morto nel 1920 a Torino, che ha dedicato la sua vita al giornalismo, alla poesia e al libero pensiero. Un personaggio unico nel panorama dello scenario culturale italiano che non ha trovato spazio nella critica ufficiale del tempo, né in quella moderna; sempre al confine delle convenzioni sociali borghesi che criticava aspramente e con pungente ironia. L'incapacità di adeguarsi alla norma e il rifiuto di rapporti servili col potere, hanno costretto Ragazzoni a vagare da una sede giornalistica all'altra nella speranza di trovare un direttore che non censurasse la sua esplosiva verve critica. Come ironia tragica, il giornalista muore per una caduta proprio mentre scende la rampa di scale della testata torinese La Stampa, incidente che conclude anche simbolicamente un percorso pieno di gradini. Alleva, con una scenografia essenziale, composta dalla ricostruzione di una sede giornalistica degli anni '20 e un pianoforte sulla scena (affidato all'artista emergente Daniele Pozzovio di Cannara) ad accompagnare i momenti topici dello spettacolo, proporrà una sintesi della vita dell'intellettuale e dell'uomo. Alleva durante la presentazione ha ringraziato sentitamente la compagnia dell'associazione culturale Harvey che, a titolo gratuito, ha reso possibile la realizzazione dello spettacolo: "un'opera non troppo lunga (durerà circa un'ora e un quarto), su un grande personaggio del nostro tempo". Il Sindaco di Campello, Paolo Pacifici, ha sottolineato la preziosa colaborazione nata con Alleva che ancora una volta ha scelto la cittadina umbra come scenario naturale per i suoi spettacoli "Vorrei che Campello diventasse il decimo teatro di del Festival - ha detto il primo cittadino -, anche se la cultura sta vivendo un momento critico per quanto riguarda le risorse finanziarie, sta nascendo un movimento spontaneo che sta arricchendo le nostre esperienze artistiche". La presentazione è stata conclusa dall'intervento dell'Assessore alla Cultura di Spoleto Battistina Vargiu: "Occorre coinvolgere i giovani nelle iniziative culturali, specialmente in questo momento di crisi. Un esempio eccellente è lo spettacolo di Alleva che ha allestito l'evento collaborando con l'Accademia delle Belle Arti di Macerata". Nota di colore che impreziosisce ancor di più lo spettacolo è la presenza tra gli attori della giovane Natalia Strozzi Guicciardini, erede nientemenochè di Mona Lisa del Giocondo, nota ai più come Mona Lisa e per essere dunque stata l'ispiratrice del celeberrimo quadro di Leonardo Da Vinci (anche se ancora oggi non si ha certezza del riferimento). Natalia Strozzi è infatti la nipote di Maria Luisa Guicciardini, erede del patrimonio e degli archivi delle famiglie Mozzi, del Garbo e del Giocondo. Un tocco di nobiltà sulle sponde del Fiume Clitunno.