GOGO NO EIKO, APPLAUSI E LACRIME PER FERRARA E HENZE. PRIMA FESTIVAL, ECCO CHI CI SARA’. IL DRAMMA DELLA BUTTERFLY DEL 2° MILLENNIO

di Carlo Ceraso (*)

 

Spoleto si prepara ad aprire il sipario sulla Festival dei 2 Mondi, quella che sarà comunque ricordata per Gogo no eiko, l’opera che sarà rappresentata per la prima volta in forma scenica nella sua versione in lingua giapponese. La giornata di ieri è stata quasi interamente dedicata a questo evento che vede schierati lo stesso Giorgio Ferrara e il Premio Oscar Gianni Quaranta che ha curato la splendida scenografia. Ma andiamo con ordine.

La conferenza – all’incontro con la stampa della mattina c’erano pressoché tutti i protagonisti che domani sera, al Teatro Nuovo, accenderanno i riflettori della 53ma edizione festivaliera. Ad aprire le danze è stato il presidente e direttore artistico Ferrara che ha presentato l’ospite d’onore, il Maestro Hans Werner Henze, il celebre compositore considerato l’ultimo paladino della grande tradizione musicale tedesca a partire da Bach. A dispetto degli 83 anni, Henze non è voluto mancare all’appuntamento ed ha tessuto un grande elogio per come è stata curata la sua opera (il libretto è di Hans-Ulrich Treichel tratto dal romanzo di Yukio Mishima “Il sapore della gloria”).

“In effetti quello compiuto a Spoleto è stato un vero miracolo” dice Alessio Vlad, curatore della sezione musicale del Festival “perché non è stato facile, in così poco tempo, ricostruire una partitura in giapponese che non esisteva e che è stata pazientemente ricreata partendo da una registrazione audio”. In gran spolvero, a dispetto della fatica teatrale di questi giorni e di un piccolo incidente automobilistico che lo ha coinvolto la sera prima, il regista. “Lui è il mio Lucignolo” ha detto Ferrara rivolgendosi a Vlad “perché da tanto mi spronava a cimentarmi nella regia di un’opera lirica. Qui a Spoleto ho trovato le condizioni giusto e il tempo necessario”. Il presidente del festival è passato poi a ringraziare Quaranta (assente perché impegnato a Roma per gli ultimi ritocchi alla straordinaria scenografia), il giovane ma affermato stilista Maurizio Galante che ha curato i costumi, l’Orchestra  di Milano Giuseppe Verdi con il direttore Johannes Debus e i cantanti Ji Hye Son, Carlo Kang, Ugo Kim - Toshiaki Muratami, Kwang Il Kim, Brian Asawa, Young Hoon Kim eTaihwan Park.

Applausi e lacrime – nel tardo pomeriggio la Prova generale che ha conquistato 5’ pieni di applausi. Debus, riposta la bacchetta, è sceso in platea per rendere omaggio ad Henze visibilmente commosso. Tanto da non reggere le lacrime quando, pochi istanti dopo, si è incontrato lungo il corridoio del I° Ordine con Giorgio Ferrara. I due si sono lasciati andare ad un lungo abbraccio, liberatorio, per questa Opera che sembra essersi definitivamente realizzata qui a Spoleto. Splendida la scenografia, potente e raffinata la voce di Ji Hye Son (Fusako), coinvolgente la musica che accompagna la trama di questo dramma in chiave moderna.  

La trama – Fusako, giovane e bella vedova, titolare di una boutique di moda occidentale, conosce

Ryuji, ufficiale di una nave ormeggiata nel porto di Yokohama. Il figlio di lei, Noboru, che tutte le sere spia l’intimità della madre, è in un primo momento affascinato dall’ufficiale di marina. Ma l’amore fisico di Ryuji verso Fusako fanno cambiare atteggiamento a Noboru che, con la sua banda, non lo vede più come un eroe. Il marinaio diventa anche un padre comprensivo, perdonando il ragazzo sorpreso mentre spiava lui e la madre nei loro abbracci sensuali. Ma per la banda di Noboru non è che un miserabile e viene così condannato a morte. Proprio mentre Fusako era convinta di aver ritrovato la serenità fra le mura domestiche e la propria felicità sentimentale.  Tante le analogie con l’opera pucciniana: illusione di Chocho-san (Butterfly) di ritrovare un giorno l’infedele Pinkerton, sembra la stessa di Fusako che sogna di vivere la sua vita con l’innamorato Ryuji.  Sono i loro rispettivi figli a giocare un ruolo diverso: quello di Butterfly vittima incolpevole, Noboru vittima cosciente e crudele.,

Le autorità – tante le autorità che assisteranno alla Prima di Gogo No Eiko. Il Governo sarà rappresentato dal sottosegretario Francesco Maria Giro. Con lui la governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini, il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti e l’ambasciatore del Giappone in Italia Ando Hiroyasu. Diversi i parlamentari che hanno confermato la loro presenza al Nuovo: a quelli umbri si aggiungeranno il senatore Lino Iannuzzi e l’onorevole Margherita Boniver, che rientrerà  oggi a Roma da una delicata missione in Niger quale Inviato speciale del ministro degli Esteri Franco Frattini per le emergenze umanitarie. Il parterre di vip vedrà anche la presenza dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo, il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, quello della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni, lo sceneggiatore e assessore alla cultura di Spoleto Vincenzo Cerami, Carla Fendi, Gianni Battistoni (Associazione Via Condotti), Ernesto Galli della Loggia e il fratello del regista, Giuliano Ferrara con la moglie Anselma Dell’Olio. Annunciata anche una discreta rappresentanza dei “Mecenati” di Duccio Marignoli che da quest’anno hanno deciso di sostenere concretamente la kermesse. Riflettori puntati, ovviamente, sul grande protagonista della serata, il Maestro Hans Werner Henze.

 

(*) ha collaborato Sara Cipriani - Foto di TO® e Ivano Trabalza Studio per Tuttoggi.info