IL FESTIVAL DEI 2 MONDI TAGLIA UN +30%. ECCO TUTTI I DATI FORNITI DA GIORGIO FERRARA NELLA TRADIZIONALE CONFERENZA STAMPA DI CHIUSURA. STASERA ARRIVA MINISTRO BRUNETTA (Photogallery)

Se fosse quotato in Borsa, il titolo del Festival dei 2 Mondi, alle 13 di oggi sarebbe stato fermato per eccesso di rialzo. Perché i dati forniti da Giorgio Ferrara, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine festival, farebbero felice ogni azionista. +30% segna il borsino del presidente e direttore artistico che, non senza soddisfazione, ha sciorinato i primi dati di questa 52.ma edizione festivaliera.

Così è, se si guarda non solo alla risposta che ha offerto il pubblico – scontata, quando il Cartellone è di qualità – ma anche la città, i suoi operatori, il comune cittadino.

Merito anche del Ferrara-uomo, più ancora del regista, che ha saputo comprendere come il successo di un Festival, specie da queste parti, passa prioritariamente dal rapporto con il territorio. Un ‘tesoro’ che Gian Carlo Menotti aveva intuito e coccolato, quello stesso che il figlio Francis aveva dilapidato cercando di ritrovarlo quando i rapporti erano ormai troppo tesi.

Dal palcoscenico del Caio Melisso parla a ruota libera, gettando di tanto in tanto un’occhiata al report che il direttore Flavia Masseti gli aveva poco prima aggiornato. Eccoli allora i numeri del Festival: 41 titoli in Programma con 97 aperture di sipario, 8 convegni, 13 mostre, 8 eventi culturali, 21 lezioni fra ‘classi aperte’ e incontri con l’Accademia Silvio D’Amico. Ma sono 2 i dati che più di tutti aspettano i cronisti in sala: i biglietti staccati e l’incasso. Ferrara li manda un po’ per le lunghe, ma forse è solo l’impazienza di chi attende la notizia che fa sembrare la conferenza più lunga. “A questa mattina abbiamo registrato 30mila spettatori e un incasso di 735mila euro. Abbiamo ancora degli spettacoli in programma e pertanto potremo registrare qualche ulteriore incremento, ma sostanzialmente i dati sono questi”. Non serve la calcolatrice per far di conto: lo scorso anno furono poco più di 20mila gli spettatori, poco meno di 600mila euro l’incasso. E’ lo stesso Ferrara a far di conto annunciando il fatidico +30%.

“Mi sembrano risultati che confortano il processo che abbiamo avviato per il rilancio e lo sviluppo della manifestazione”.

Poi è la volta delle produzioni e co-produzioni degli spettacoli: da quella con la Los Angeles Opera per il Gianni Schicchi (il Festival è ora proprietario della scenografia e potrà vendere l’opera firmata da Woody Allen nel Mondo con indubbi benefici economici), al Mozàrt (che Ferrara spera “di distribuire nei Paesi francofoni”), all’Apokalypsis (che la Rai – che ha deciso di non riprendere il Concerto Finale di quest’anno - manderà in onda per il Giovedì Santo del prossimo anno), agli spettacoli di Bob Wilson. Sul fronte delle collaborazioni, il direttore ha ricordato quella con Umbria Jazz con gli spettacoli gratuiti di Allan Harris, del Centro di Santa Cristina di Gubbio con ‘Un altro gabbiano’ di Luca Ronconi, con il Teatro Stabile dell’Umbria con ‘Le nuvole’ per la regia di Antonio Latella.

Sul fronte dei media, la 52.ma edizione registra più di 1.400 articoli (500 quelli dedicati dalla stampa nazionale ed estera, 300 dalla carta stampata locale, 600 dai giornali on line), 220 giornalisti accreditati, 9 fotografi e 13 televisioni.

Ferrara spazza via anche le polemiche secondo le quali le maestranze spoletine sarebbero rimaste alla porta: “questa edizione è stata realizzata con il prezioso aiuto di 130 persone, 90 delle quali risiedono a Spoleto. Chi non ci crede può venire nei nostri uffici gli faremo vedere i loro nomi, cognomi e, ai più scettici fornire anche il numero di telefono” scherza, ma non troppo, Ferrara.

Doverosi i ringraziamenti a chi ha sostenuto il festival. Dalle istituzioni pubbliche (Mibac, Regione, Provincia, Comune) a quelle private (Bps, Scs, Carispo e Fondazione Carispo), agli sponsor (34). Il suo pensiero Ferrara lo rivolge anche a chi ha sostenuto alcune sezioni della kermesse come la Fondazione Carla Fendi, la Fondazione Sigma Tau e la Olio Monini.

C’è spazio anche per il rilancio del Meeting Point, la cornice che fece grande il Festival dei tempi d’oro di Menotti, tornato agli antichi fasti con le cene-evento organizzate da Ascom, Saatchi&Saatchi e Assindustria. Ed è proprio parlando del M.P. che Ferrara ha ricordato lo spazio tv dello Spoletofestivalcorner, il format di Tuttoggi.info, media partner del Festival.

A seguire la conferenza del presidente ci sono, fra gli altri, il sindaco Daniele Benedetti, l’ex Massimo Brunini e il presidente della Fondazione CaRiSpo Dario Pompili. I Presidenti Giovanni Antonini e Alberto Pacifici hanno inviato il loro saluto, impegnati nell’organizzazione delle rispettive cene di fine festival che registrano la presenza di molte Autorità. In Piazza Duomo, ospite della Fondazione Festival, stasera ci sarà anche il ministro Renato Brunetta. Si nota anche qualche assenza di troppo, come quella del vice presidente della Fondazione Festival Gilberto Stella, che in questi ultimi giorni si è pressoché defilato dalla kermesse. In attesa forse di conoscere quale destino gli riserverà il primo cittadino, atteso domani in Consiglio Comunale per la presentazione della nuova Giunta della città del Festival.

(Carlo Ceraso)