IL PIFFERAIO MAGICO: UNA FIABA SULLA LEGALITA’. CHI GOVERNA UN POPOLO DEVE ESSERE SEMPRE ONESTO (Photogallery)

E’ una fiaba sulla legalità e l’educazione alla giustizia quella andata in scena ieri all’Auditorium della Stella. L’Accademia Perduta/Romagna Teatri, a cui è stato assegnato il compito di curare il Festival per i più piccoli, da prova di avere un repertorio versatile e attento a finalità pedagogiche di varia natura. Infatti nel programma ci sono fiabe che parlano all’affettività del fanciullo, ed altre, come Il pifferaio magico, destinate ad una educazione alla legalità e all’onestà. Il messaggio è chiaro: chi governa un popolo deve essere onesto; ogni cittadino, a cominciare dai bambini, può modificare e combattere in modo pacifico le ingiustizie. Lo spettacolo è interessantissimo da un punto di vista visivo: il complesso progetto scenografico è una piccola opera d’arte: stazione di Hamelin, la città invasa dai topi, infiniti bauli e valige da viaggio accatastate sulla banchina del treno... ogni scatola nasconde una magia, si apre e la scena cambia, si trasforma in mille angoli della città. Il palazzo reale, il giardino di una lavandaia con tanto di panni stesi, la cucina del pasticcere, finestre e passaggi segreti da cui vengono fuori innumerevoli, curatissimi personaggi con splenditi costumi, un grande orologio meccanico che si gira e diventa la luna. Gli attori, bravi, sono solo due ma sembrano molti di più, intrigante e poetica la colonna sonora suonata dal vivo dai medesimi attori con fisarmonica e flauto traverso.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />

Dalle scatole magiche vengono fuori macchinari scenici dinamici divertenti, come il “tapis roulant che porta via i topi” o il forno da cui esce una “micro band” di topi che suona realmente. Nel finale gli attori coinvolgono alcuni  ambini del pubblico, invitati sul palco a suonare dei piccoli strumenti. L’insieme di tutti questi “elementi” produce uno spettacolo di altissimo livello sia artistico, sia pedagogico. Non a caso anche questa terza fiaba ha registrato il tutto esaurito. (Francesca Cenciarelli)