SPOLETO54, ESERCIZI DI REGIA AL TEATRINO DELLE 6, CON GLI SPETTACOLI DELL'ACCADEMIA SILVIO D'AMICO (Foto I. Trabalza)
(Francesco De Augustinis)- Allievi in scena e dietro le quinte al Teatrino delle 6, con le giornate -fino al 9 luglio- dedicate agli spettacoli, gli esperimenti, gli esercizi e i saggi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico”.
La giornata di ieri in particolare è stata dedicata ai “liberi esperimenti” di tre registi del secondo anno, con “Arlecchino dirozzato dall'amore”, diretto da Simone Antonelli, che ha chiuso un pomeriggio in cui si sono susseguiti gli spettacoli “La disputa”, diretto da Giacomo Bisordi, e “L'isola degli schiavi”, diretto da Antonio Ligas.
Testo d'esordio del poeta Pierre de Marivaux, “Arlecchino dirozzato dall'amore” è una commedia epico fiabesca, con un intreccio di personaggi della leggenda, delle fiabe e della fantasia -da Arlecchino a Merlino- che ben si presta a originali interpretazioni registiche. Divertente la lettura data allo spettacolo dalla piccola compagnia di allievi, che ha saputo ben intrecciare i passaggi giocosi del testo, interagendo molto con il pubblico che circondava la scena, mantenendo un ritmo coinvolgente e riuscendo a sfruttare bene gli spazi scenici.
La storia narra di Arlecchino, un ragazzo di bella presenza ma dall'intelletto “rozzo”, che viene imprigionato da una fata che se ne innamora e decide di preferirlo al suo promesso sposo, Merlino. Dopo gli inutili e ripetuti tentativi della fata di raffinare l'animo del ragazzo, questi incontra una contadina e tra i due scatta la scintilla dell'amore, che pian piano riesce nell'impresa di nobilitare l'animo del ragazzo. La storia continua tra sotterfugi, minacce ed espedienti, raccontati con un gioco di maschere che tenta di spaesare lo spettatore, che non sa se si trova di fronte l'attore, il personaggio o il vero animo del personaggio.
Complice la presenza tra gli spettatori di molti colleghi degli interpreti, lo spettacolo, durato circa un'ora, è stato accompagnato calorosamente, con scroscianti risate e applausi a scena aperta che lo hanno reso ancora più godibile.
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