FESTIVAL, LA SIGMA-TAU APRE “SPOLETOSCIENZA” CON POPOLIZIO CHE INTEPRETA CELINE, MEDICO E MALATO
La XXIII^ edizione di Spoleto Scienza, la sezione scientifica del Festival dei due Mondi ideata a curata dalla Fondazione Sigma-Tau, è iniziata questa mattina presso la Sala Frau con “Viaggio al termine di Céline”, spettacolo curato da Francesco E. Negro, medico e pubblicista, e recitato dall’attore genovese Massimo Popolizio.
Questa edizione di Spoleto Scienza è inevitabilmente coperta da un velo di tristezza per la morte, il 6 giugno scorso, di Claudio Cavazza, il fondatore del Gruppo Sigma-Tau. Ma anche in questo caso l’unico protagonista della scena oggi è Massimo Popolizio che interpreta magistralmente la figura, ambigua per eccellenza, di Cèline, medico e malato.
Seduto alla sua scrivania, con un abat-jour e una bottiglia d’acqua come unici elementi di arredo, Popolizio mette in luce le contraddizioni di quest’uomo che, amante della letteratura, viene avviato quasi per caso alla medicina da suo suocero, ma decide poi di scrivere dei libri per curare una lingua, secondo lui, più malata degli uomini. I continui disaccordi col suo editore, “cos’è altro se non un padrone?”, le censure che controvoglia finisce per accettare, gli scarsi proventi dei diritti d’autore, lo gettano nel più totale senso di impotenza. Cèline si riduce quindi a fare il medico dei poveri, che non sono però in grado di pagarlo. Visitando e visitando senza mai ricevere compensi, si accorge infine che la stessa povertà è una malattia, e finisce per ammalarsi egli stesso.
Popolizio è padrone della scena dall’inizio alla fine e, nonostante una scenografia non movimentata e qualche passaggio forse un po’ troppo ridondante, riesce a non far scemare l’attenzione degli spettatori. Discreta l’affluenza di pubblico. Considerando l’orario, le 11, i circa tre quarti di sala occupati non fanno certo gridare al flop.
(Ja.Brug.)
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